Esiste un mondo così adiacente e simile al nostro, che in alcuni istanti o saltuari giorni,
a causa di orbite intrecciate o complicati percorsi, di stati d'animo dolente e malanni di vita,
si avvicina al nostro presente così tanto da sfiorarlo e sovrapporsi.
Al passaggio in certi orari e luoghi si mostrano i segni di questa interferenza:
una penombra improvvisa che vela un cammino altrimenti limpido;
una brevissima sosta che si prolunga a dismisura nella percezione di chi attende;
una lampadina che sfrigolando si spegne con uno schiocco;
la scarica che a crescente fatica saetta nel tubo del neon;
la parete che da umida s'impregna e gronda d'acqua.
Queste sono le pagine sparse di chi ha colto i segni del suo transito.
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