Esiste un mondo così adiacente e simile al nostro, che in alcuni istanti o saltuari giorni, a causa di orbite intrecciate o complicati percorsi, di stati d'animo dolente e malanni di vita, si avvicina al nostro presente così tanto da sfiorarlo e sovrapporsi.
Al passaggio in certi orari e luoghi si mostrano i segni di questa interferenza: una penombra improvvisa che vela un cammino altrimenti limpido; una brevissima sosta che si prolunga a dismisura nella percezione di chi attende; una lampadina che sfrigolando si spegne con uno schiocco; la scarica che a crescente fatica saetta nel tubo del neon; la parete che da umida s'impregna e gronda d'acqua.
Queste sono le pagine sparse di chi ha colto i segni del suo transito. ...
lunedì 2 febbraio 2009
AEL #3
(foto concessa da Archiv Elektrische Lichtquellen)
Spazziamo via ogni dubbio: non ci sono segni di passaggio a Terradue; niente immagini sdoppiate che vanno a ricongiungersi, niente istanti ripetuti o nanosecondi mancanti. Niente senso di dejà vu e men che meno odori particolari nell’istante di passaggio. In realtà non c’è nemmeno un “passaggio”: le due terre sono contigue ma sovrapponibili. In sostanza: nessun umano sa con certezza se si trova su Terrauno o su Terradue. Possiamo basarci solo su indizi, spesso ingannevoli e sfuggenti. Per questo si è reso necessario questo blog: è solo attraverso testimonianze di viaggiatori, fatti salvi gli inevitabili miraggi, gli inganni volontari o meno, le illusioni o gli incubi, che possiamo cercare di tracciare la mappa. Fateci sapere, nell’interesse di tutti.
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